L’arte del traforo consiste essenzialmente, nel ritagliare nel compensato un disegno oppure un progetto formato da più disegni, che consentono la creazione di tanti pezzi, i quali una volta assemblati creano modelli dai più semplici ai più elaborati.
Il legno utilizzato è solitamente compensato di betulla multistrato, con spessori che variano dai 0.4 a 8 mm.
Dopo aver scelto con quale spessore di legno operare, i pezzi vengono levigati e trattati per essere poi colorati con smalti all’acqua o acrilici, oppure lucidandoli, ad esempio, con gommalacca oppure vernici lucide o satinate lasciando inalterato il colore naturale del legno.
L’attrezzo principale utilizzato per praticare questa meravigliosa arte è l’archetto da traforo; è disponibile in diverse dimensioni ( fino a 50 cm di lunghezza) e viene utilizzato da chi, come me, ama praticare il taglio a mano.
Sono inoltre necessari alcune lame di diverse dimensioni e dentatura, uno strettoio per i galletti dell’ archetto, un trapanino per praticare fori nei punti da ritagliare, una tavoletta a coda di rondine da supporto, da utilizzare durante le fasi di taglio, lime, colla, carta smeriglia e soprattutto tanta pazienza e passione!